Jacques Offenbach scrisse famosi can-can per operette. Il caso più celebre è proprio questo, il “Galop infernale”, presente nell'operetta “Orfeo all'inferno” del 1858.
Il brano, così arrangiato, è stato composto nell’ambito di un progetto interdisciplinare per prima e seconda media dedicato allo
sviluppo espressivo ed armonico della corporeità dei ragazzi. Si è preparata anche una breve coreografia eseguita contemporaneamente al brano per
ensemble orchestrale in collaborazione con i docenti di Educazione musicale ed Educazione fisica .
Ogni alunno ha avuto la possibilità di riscoprire la propria coscienza ritmica anche attraverso il balletto. Nell’ambito della coreografia si è partiti dal movimento base del can-can costituito da una sequenza di quattro passi che si ripetono: saltellare sul
posto nel primo e nel terzo passo toccando terra con ambo i piedi, nel secondo
e nel quarto invece con un piede solo, slanciando l'altra gamba verso l'alto;
il primo slancio è effettuato con la gamba piegata, sollevando il ginocchio, il secondo invece a
gamba tesa.
Il rapporto tra musica, movimento e drammatizzazione è stato un mezzo efficace per conquistare l’obiettivo generale: “parlare” con l’azione corporea.
( pianoforte a quattro mani, due violini, due chitarre )